La ricetta originale del pollo al curry
pubblicato il 18 agosto 2021 alle ore 13:35
Il pollo al curry è una ricetta di origine indiana, facile, veloce e cremosa. È conosciuta anche come “il vero piatto nazionale britannico”, grazie alla sua diffusione sul territorio anglosassone. Si prepara con la polvere di curry, detta anche “masala”, un mix di spezie dal gusto esotico e dal caratteristico colore giallo. Nella sua versione più diffusa, si accompagna al riso basmati.
Il pollo al curry è un piatto unico di origine asiatica a base di bocconcini di pollo e una salsa di masala, un mix di spezie conosciuto anche come curry. In questa ricetta utilizziamo la polvere di curry già pronta, ma potete anche creare da voi la miscela perfetta con varie spezie.
Un tempo esisteva una ricetta originale del pollo al curry, oggi perduta tra le molte varianti diffuse in tutto il mondo e rivendicate da più terre. Tutte le versioni hanno dei punti in comune: il pollo al curry tradizionale prevede l’utilizzo del petto di pollo, una carne bianca magra e ipocalorica, molto economica. Questa si accompagna ad una crema di curry, ossia una mescolanza di spezie quali curcuma, cumino, coriandolo, cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano, peperoncino e cardamomo.
Una sola regola da rispettare in tutte le ricette: il pollo al curry deve essere cremoso. C’è chi impana il pollo in uno strato di farina, per una croccantezza extra. C’è chi utilizza il latte di cocco per la macerazione, che conferisce al piatto un pizzico agrodolce molto particolare; molti invece scelgono di utilizzare lo yogurt, per una cremina acidula, giallissima e veloce. Per esaltare il colore arancione del curry, alcuni aggiungono un cucchiaio di concentrato di pomodoro in fase di cottura. Nella nostra ricetta vi proponiamo un trucchetto, per una ricetta light ma gustosa e avvolgente: aggiungete al latte un cucchiaio di amido di mais, che in cottura aiuta ad addensare il liquido e a conferire maggiore cremosità al piatto.
Ecco la nostra formula per un pollo al curry veloce, ma morbido e cremoso. Per realizzare questo piatto esotico vi occorrerà solo mezz’ora, e pochi ingredienti. Scegliete infine se accompagnare il vostro pollo al curry con del riso tradizionale o delle verdure. Potete anche scegliere di affiancare al pollo dell’ottimo chapati, un pane basso non lievitato tipico della tradizione indiana.
INGREDIENTI per 2 persone
400 gr petto di pollo
200ml latte di cocco
sale qb.
curry qb.
burro qb.
1 cucchiaino amido di mais
riso bollito (facoltativo)
PREPARAZIONE
1. Iniziate dalla carne. Tagliate il pollo a tocchetti e fate marinare i bocconcini nel latte per almeno mezz'ora. Questo passaggio ammorbidisce il petto di pollo e gli conferisce il retrogusto caratteristico.
2. Una volta trascorsa la mezz’ora, scolate il liquido della marinatura e mettetelo da parte.
3. Saltate il pollo in padella con del burro per circa 5 minuti. Il burro regala una patina croccante ai bocconcini, preservandone la morbidezza interna.
4. Passate alla preparazione della crema. Addizionate il liquido della marinatura con sale e curry; aggiungete un cucchiaio di maizena o amido di mais, per addensare la salsa di curry.
5. Versate il liquido sul pollo e stufate a padella coperta per altri 5-10 minuti.
6. Servite il pollo ben caldo. Per un piatto unico, accompagnate a del riso basmati o a delle verdure di stagione saltate.
STORIA, ORIGINI E CURIOSITA’
Non si sa bene quale sia l’origine del pollo al curry. Gli indiani fanno risalire la tradizione all’Impero Moghul, ma gli Inglesi ne rivendicano la paternità, individuando il luogo di nascita nella città di Glasgow, in Scozia. Fu infatti proprio l’ex ministro degli esteri inglese Robin Cook a definire il pollo al curry il " Britain's true national dish", elevando questa pietanza a piatto nazionale della cucina inglese.
Sicuramente il curry (o masala) è arrivato direttamente dall’India, probabilmente importato nei lunghi secoli di dominio coloniale inglese sul territorio indiano. Tuttavia, se la creazione di questo piatto a base di pollo e curry sia da attribuire agli inglesi o agli indiani, probabilmente non lo sapremo mai.
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