Le banane sono tutte uguali tra loro: ecco come le abbiamo clonate
pubblicato il 3 luglio 2023 alle ore 13:00
Le banane, anche se ti sembrano diverse l'una dall'altra, in realtà sono tutte uguali. Ma com'è possibile?
Te lo speghiamo noi!
Ma prima di tutto, da dove arriva questo strano frutto senza semi? Le prime tracce le troviamo in Papua Nuova Guinea per poi spostarsi in Cina, Malesia e Filippine, arrivando fino in Africa. Siamo abituati a immaginarci le banane in Sudamerica, tra una samba e l’altra e invece sono asiatiche. Nel Nuovo Mondo ci arrivano solo nel 1500 grazie ai portoghesi ed effettivamente oggi la maggior parte delle banane proprio dall’America Latina arrivano fino a noi.
Al frutto che conosciamo oggi però ci siamo arrivati con un lento processo di lavorazione. Non lo sappiamo bene con certezza però è sicuro che il banano odierno è un ibrido sterile tra due specie di piante. Inizialmente queste piante, la Musa acuminata e la Musa balbisiana, facevano dei frutti molto grossi con semi altrettanto grossi, poco appetibili per le persone. I contadini cominciano a selezionare le piantine e lentamente arrivano al risultato di oggi. Le abbiamo addomesticate praticamente.
Le banane quindi sono sterili, e infatti non hanno semi. Ma quindi come si riproducono?
Per "partenocarpia", il che vuol dire che queste piante non hanno bisogno di semi per sviluppare un nuovo frutto. Quindi per avere tante banane i contadini prendono una pianta, ne tagliano delle parti e le impiantano in un altro terreno, e poi ancora e ancora. Questo processo si chiama talea e permette ai rami di rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare, identico al precedente.
In realtà la banana i semi ce l’ha. I piccoli e quasi invisibili puntini scuri che vedi nella parte centrale non sono altro che ciò che resta dei semi "abortiti". Ora tu immagina questi semi molto più grandi, a centinaia! Chi le avrebbe mai comprate?
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Al frutto che conosciamo oggi però ci siamo arrivati con un lento processo di lavorazione. Non lo sappiamo bene con certezza però è sicuro che il banano odierno è un ibrido sterile tra due specie di piante. Inizialmente queste piante, la Musa acuminata e la Musa balbisiana, facevano dei frutti molto grossi con semi altrettanto grossi, poco appetibili per le persone. I contadini cominciano a selezionare le piantine e lentamente arrivano al risultato di oggi. Le abbiamo addomesticate praticamente.
Le banane quindi sono sterili, e infatti non hanno semi. Ma quindi come si riproducono?
Per "partenocarpia", il che vuol dire che queste piante non hanno bisogno di semi per sviluppare un nuovo frutto. Quindi per avere tante banane i contadini prendono una pianta, ne tagliano delle parti e le impiantano in un altro terreno, e poi ancora e ancora. Questo processo si chiama talea e permette ai rami di rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare, identico al precedente.
In realtà la banana i semi ce l’ha. I piccoli e quasi invisibili puntini scuri che vedi nella parte centrale non sono altro che ciò che resta dei semi "abortiti". Ora tu immagina questi semi molto più grandi, a centinaia! Chi le avrebbe mai comprate?
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